Come difendere le nostre apparecchiature elettroniche

Vi siete mai chiesti a quali rischi esponiamo ogni giorno i nostri amatissimi gadget elettronici? 

Tutti li abbiamo, in molti casi più d’uno a testa, e sono ormai diventati i nostri compagni inseparabili.  Ce li portiamo ovunque: in treno, in auto, al ristorante, e li usiamo senza curarci troppo degli sguardi indiscreti, e delle (cattive) intenzioni, di chi ci sta intorno. 

Così spesso dimentichiamo che, sebbene la diffusione capillare e lo sviluppo tecnologico che li rende obsoleti a velocità siderale indurrebbero a pensare il contrario, le statistiche dei furti continuano a collocare smartphone, tablet e pc portatili ai primissimi posti nell’elenco degli oggetti più appetibili per i ladri.

Per scongiurare questo rischio, ahimè, non esistono rimedi infallibili, a parte cercare di non perdere di vista neanche per un secondo le nostre proprietà. 

In più, magari, evitare di tenerle in bella vista quando si frequentano luoghi affollati come la metropolitana, o stradine secondarie e poco illuminate di sera, o lasciarli sul sedile dell’auto al parcheggio, perché è chiaro che così forniamo l’occasione ghiotta anche al ladro più improvvisato…  Insomma, un po’ di ordinaria attenzione a quel che si fa e al mondo che ci circonda dovrebbe essere il minimo, sebbene non sia certo sufficiente.

Quindi un secondo e più decisivo step è quello di preoccuparsi di proteggere per quanto possibile almeno i dati sensibili che abbiamo immagazzinato nei nostri apparecchi.

Innanzitutto è opportuno ricordare che, ad esempio, Apple garantisce il blocco immediato dei suoi preziosi i-gadget in caso di furto o smarrimento, tramite un sistema di protezione già integrato in i-Phone, i-Pad e Mac. 

Per i sistemi Windows e Android è necessario invece dotare gli apparecchi di app anti-theft apposite (“Prey” o “Lojack” tra le più comuni), scaricabili dagli store.

Entrambe le opzioni, all’occorrenza, sono ovviamente attivabili da remoto, tramite pc o addirittura con un sms. Il tutto allo scopo di scoraggiare i tentativi di furto rendendo immediatamente inutilizzabile il maltolto.

Di seguito però vogliamo offrirvi altri piccoli consigli per provare a rendere la vita difficile ai furbetti che abbiano malauguratamente messo gli occhi sui nostri dispositivi.

1) PIN E PASSWORD D’ACCESSO
Lo sappiamo tutti: qualsiasi apparecchio – fin dai tempi di Windows 2.0 o dei primi cellulari con antenne grandi come ripetitori satellitari – può essere protetto con una password o un pin che attiva automaticamente il blocco delle funzioni dopo alcuni minuti di stand-by.  E allora perché non usarlo???  Lo so: la pigrizia…  Perché è più comodo riattivare immediatamente il telefono con il tocco di un dito e il pc con un clic del mouse, piuttosto che perdere alcuni secondi a digitare il codice d’accesso, soprattutto in situazioni di emergenza.  Ma come lo fate voi può farlo anche il ladro, ed essere così in grado di scorrazzare liberamente tra i vostri segreti almeno finché regge la carica della batteria (o in eterno, se possiede un caricatore compatibile).  Pensateci.

2) PASSWORD INTELLIGENTI
Ok, avete fatto 30 e deciso di usare il codice d’accesso.  Ora però fate 31 e cercate di sceglierne uno che non sia scontato. 

In questo caso lo scoglio è rappresentato dalla limitata capacità della nostra memoria di fronte all’infinito numero di codici che ormai dobbiamo ricordare: dal pin del bancomat ai log-in di tutti i siti a cui ci siamo iscritti.  Tutti abbiamo imparato a nostre spese ad evitare l’uso di password troppo fantasiose: dimenticate dopo 5 secondi, ci obbligano ogni volta a ripetere fastidiose procedure di recupero, o a rifare le iscrizioni da zero, col risultato che poi riceviamo le stesse newsletter in quadruplice copia.  Frustrante, non c’è che dire.

Però proteggere il telefono o il pc digitando “0000”, “123”, o la parola “PASSWORD” (come pare faccia la maggior parte della popolazione mondiale) è utile come chiudere la porta a chiave e lasciare spalancata la finestra!!!

Un suggerimento per unire sicurezza e facilità di memorizzazione può essere quello di ideare un codice di protezione sufficientemente lungo e complesso che comprenda lettere, numeri, caratteri speciali, magari con la distinzione tra maiuscole e minuscole, e poi usarlo, uguale o con piccole varianti, per tutti i log-in e le registrazioni che fate.  Se ne dovete ricordare solo uno, potete sbizzarrivi a crearlo così complesso da risultare pressochè inespugnabile anche per il più abile degli hacker.

3)CRIPTARE I DATI
Se pensate che la password d’accesso non sa sufficiente a tenere i vostri dati sensibili al riparo da sguardi indiscreti, potete ricorrere anche alla criptatura delle informazioni più delicate tramite software o app appositi.  A questo scopo di solito i portatili Microsoft hanno uno strumento chiamato “Bitlocker” installato di default.  Oppure esistono alternative scaricabili gratuitamente quali “TrueCrypt”, per proteggere i file in formato crittografato.

4)LUCCHETTI 
Infine potete legare il pc o il tablet, e non in senso metaforico.  Esistono infatti in commercio da tempo veri e propri cavi, con tanto di lucchetto a chiave o a combinazione, che consentono di legare i dispositivi elettronici ad altri oggetti.  Proprio come fareste con la bicicletta al palo della luce.  Un sistema dal sapore vagamente retrò, questo, ma che può risultare molto efficace se per esempio dovete lasciare il vostro portatile personale in ufficio durante la notte.

P.S. Ora che avete protetto lo smartphone con una sbalorditiva password da 15 caratteri che comprende, in ordine sparso, la data di nascita di vostra suocera, il nome del peluche con cui dormivate da bambini, e chiocciole e cancelletti a volontà, cercate però di evitare di digitarla davanti agli occhi della persona seduta nel posto accanto a voi in treno, o nella sala d’attesa del dentista.

Non potete sapere quanto sia acuta la sua vista, e quanto leste le sue mani…

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