Nei giorni scorsi le associazioni, gli impianti sportivi, le palestre grandi e piccole si sono rivolte al governo per chiedere aiuto, con l’intento di definire un piano di ripartenza del settore del fitness attraverso una lettera pubblicata sui quotidiani. Infatti il fitness è un settore rappresentato da 25 mila aziende, con un giro d’affari di 12 miliardi, che dà lavoro a 120 mila persone, coinvolge 20 milioni di italiani, a cui si aggiungono 100 mila impianti sportivi che impiegano a loro volta un milione di addetti. Ancora mancano risposte precise, ma sono state presentate diverse proposte, al Governo, per garantire la sicurezza e sostenere i nuovi parametri da rispettare all’interno delle strutture sportive.
E’ stato costituito un comitato tecnico congiunto con il Ministero della Salute per definire le regole per ripartire. Le richieste, che ha ricevuto il Governo, riguardano la detraibilità dalla dichiarazione dei redditi delle spese per l’attività fisica, i finanziamenti a fondo perduto, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori del fitness e il credito d’imposta anche per le locazioni immobiliari delle palestre.
Luca Valotta, presidente e direttore generale di Virgin Active Europe, ha detto: “Abbiamo fatto un appello al Presidente del Consiglio, ai ministri dell’economia e della salute per salvare il nostro settore che sicuramente sarà sempre più importante in futuro per la salute degli italiani. Per ora non c’è ancora chiarezza su quello che succederà. Siamo in attesa delle decisioni delle autorità, ma noi siamo comunque già pronti per ripartire, abbiamo preparato un ambiente adatto per garantire la salute e la sicurezza, rispettare le linee guida del ministero che prevede il distanziamento degli attrezzi, sulla nostra app i corsi saranno a prenotazione con un numero massimo di partecipanti, limiteremo anche l’affluenza estendendo gli orari dalle 5 del mattino a mezzanotte“.
Durante la quarantena non sono mancate le opportunità di allenarsi in casa. Infatti il direttore della Virgin ha raccontato che già da tre anni stanno lavorando ad un progetto che prevede allenamenti online. Al momento sono disponibili sui social sia per i soci che per gli esterni, con lo scopo di farsi conoscere meglio. “Il riscontro è stato ottimo. Abbiamo infatti avuto più di 10 milioni di visualizzazioni. Si tratta di una modalità che negli ultimi quattro mesi ha avuto una crescita del 150% e prima del Covid aveva già avuto un incremento annuo superiore al 120%. Dal 18 maggio sarà disponibile una app che consentirà l’allenamento sia solo da casa con una quota associativa molto inferiore(membership digitale) sia per i nostri soci che frequentavano normalmente la palestra.” Ha concluso il presidente di Virgin Active Europe.