Sembra che Milano nel prossimo anno inauguri nuovi spazi polifunzionali nei dintorni della Stazione Centrale, dove i vecchi ponti abbandonati diventeranno moderne gallerie d’arte. Nelle grandi città, infatti, stanno nascendo luoghi sempre più eterogenei che permettono a chi li frequenta di vivere esperienze diverse e , soprattutto, complementari.
Nascono i concept store che uniscono arte e moda, food e business, beauty e shop. E proprio queste contaminazioni hanno catturato l’arte contemporanea che esce sempre più spesso dalle gallerie e incontra luoghi che fino a poco tempo fa sembrano insoliti.
Oggi possiamo ammirare fotografie e opere nei bar o nei negozi. Sempre Milano ci ha abituato ad guardare quadri negli shop mentre sorseggiamo un drink. Un esempio? G.A.B. Milano, negozio di moda maschile, ospita artisti, ma anche artigiani che raccontano lo stile e spiegano come realizzare un abito a mano o lucidare le scarpe.
E così anche i business center si trasformano. Si rifanno il look, perché l’arte vuole la giusta luce, e diventano spazi dove guardare un’opera. Magari, perché no, durante una riunione o mentre si sorseggia un caffè. Sicuramente questi sono ambienti dove il business non manca e, quindi, probabilmente sarà più facile vendere le proprie creazioni.
E anche il quartier generale di Executive Service è diventato un luogo polifunzionale dove parlare d’arte. Ecco l’articolo dedicato all’ultima mostra ospitata, Le suggestioni del vetro di Daniela Gilardoni.
In foto, un’opera esposta a G.A.B. Milano