Le aziende pronte per una rivoluzione digitale
Il futuro è mobile. Se da una parte i lavoratori sono sempre indirizzati verso tablet e smartphone, dall’alta le aziende devono impegnarsi a investire di più sulla protezione dei dati e del copyright, sulla sicurezza insomma per permettere di lavorare bene anche da remoto. I dati parlano chiaro e confermano una tendenza sempre più dominante: tra due anni il 75% dei professionisti, dipendenti e non, utilizzerà sempre più gli strumenti mobile.
Questa volta a confermare i pronostici che già sono nell’aria ci pensa la ricerca di Idc (primo gruppo mondiale specializzato nelle indagini e ricerche di mercato) che evidenzia i prossimi cambiamenti e sottolinea la necessità, sempre più imminente, di accedere alle informazioni in modo veloce e sicuro per mantenere alto il livello di produttività, e anche di sicurezza, delle aziende. Il documento parla di stampanti multifunzione intelligenti che devono poter digitalizzare i documenti proteggendo, nello stesso tempo, i dati sensibili.
Le stesse aziende devono poter monitorare i dipendenti dai loro dispositivi personali e cellulari. “Devono proteggere la proprietà intellettuale dell’azienda - si legge nel report – pur consentendo ai dipendenti di accedere alle informazioni ovunque e in qualsiasi momento per mantenere efficienti le procedure di lavoro attraverso l’uso di applicazioni di stampa mobile e un accesso ai dati configurato”.
Pensare che nel 2013 uno studio sulle abitudini europee, realizzato dalla stessa Idc, ha rivelato che solo un terzo delle aziende consente ai dipendenti di utilizzare smartphone e strumenti digitali personali; è emerso però che le piccole e medie imprese sono concorde nel ritenere importante e necessario migliorare queste tecnologie aziendali.
Siamo pronti a una nuova rivoluzione digitale?